Convegni
La metamorfosi del miliziano internazionale
David BIDUSSA


17 aprile, ore 10.30, Sala Liguria Spazio Aperto


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Dai volontari per la libertà alla guerra globale
Partecipa Roberto Sinigaglia
Il volontario è una figura che irrompe nella scena della guerra in un’epoca recente. E’ la guerra rivoluzionaria di fine Settecento a segnare l’inizio di un fenomeno che percorre l’Europa nel corso dell’’Ottocento; che trova nel mito della libertà della Grecia e nella figura di Byron la sua icona.
Un fascino, che con alterne vicende attraversa la storia delle guerre per l’indipendenza e l’unità e si consuma nella Guerra civile di Spagna, forse l’ultima esperienza in cui uomini e donne liberi andavano combattere, armi alla mano, per la libertà di qualcun altro, convinti che la libertà non solo sia un bene universale, ma non si possa essere in libertà se tutti non sono liberi. In quella guerra si consuma la crisi di questa figura dilaniata tra la fedeltà ai l proprio ideale e la realtà del conflitto bipolare che in quella guerra emerge.
Da allora combattere per la libertà degli altri non ha significato prevalentemente prendere le armi in mano o aderire alle guerre degli altri, ma percorrere due strade diverse e contigue che stavano nel profilo del miliziano della e per la libertà di inizio Ottocento: da una parte la figura del volontario umanitario; dall’altra quella del soldato politico che combatte per un suo progetto e che si sostituisce al soggetto che intende rappresentare, che non ha fedeltà se non a se stesso e non risponde a un governo o a un esercito.
E’ il profilo del miliziano di Al Qaeda., ultimo prodotto, in termini di tempo, di un miliziano nato come combattente per l’affermazione dell’ideale della libertà e ora così affascinato della sua missione, da avere solo il culto di sé.

 
La metamorfosi del miliziano internazionale
La metamorfosi del miliziano internazionale
La metamorfosi del miliziano internazionale
La metamorfosi del miliziano internazionale
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