La Storia in mostra



Geishe e Samurai. Esotismo e fotografia nel Giappone dell’Ottocento

A cura di Francesco Paolo Campione

Loggia degli Abati
Oltre 150 stampe fotografiche realizzate fra il 1860 e il 1910. La mostra è un viaggio fra le tematiche della cultura e dell’arte del Giappone, proprio nel periodo in cui, abbandonando un isolamento che durava da trecento anni, il Paese del Sol Levante si apriva all’America e all’Europa, influenzando così, con le immagini e le espressioni della sua creatività, il gusto dell’intero occidente. Sono esposte le opere di alcuni grandi fotografi delle origini, primo fra tutti l’inglese Felice Beato (1833-1907) che, con un piccolo gruppo di artisti giapponesi, diede vita a uno stile - Scuola di Yokohama - e a una tecnica particolare. Questi personaggi unirono la fotografia, la forma artistica più innovativa di quel tempo, con la tradizione delle grafiche giapponesi, realizzando stampe su carta all’albumina delicatamente colorate a mano da raffinati artigiani
In collaborazione con il Museo d'Arte Orientale E. Chiossone, il Museo delle Culture di Lugano, la Fondazione Ada Ceschin Pilone e Giunti Arte mostre musei



In Between

Vera COMPLOJ

Sala Dogana
“Trovarsi immersi all’improvviso in un mondo parallelo, in un ambiente in cui le distinzioni di genere e la rigida separazione tra realtà e immaginazione sembrano non esistere, questo è l’effetto che produce la mostra di Vera Comploj”. Gli scatti in bianco e nero catturano diverse drag queen della scena underground americana ritratte attraverso vertiginose inquadrature prospettiche.
A cura di Ilaria Bonacossa
In collaborazione con MUSEION Bolzano
>> In Between prosegue al Museo di Villa Croce fino al 12/05

20 aprile 0re 17.30 "In Between" in the Ghetto



Tina Modotti: un nuovo sguardo


Spazio 42 Rosso, Cortile Maggiore
Una selezione di 26 immagini, scattate tra il 1923 e il 1927 soprattutto in Messico, paese di cui la fotografa e rivoluzionaria friulana del XX secolo coglie – tra documento e simbolo – particolari legati alla quotidianità osservata con uno sguardo innovativo.
In collaborazione con l’Ambasciata del Messico in Italia e la Fondazione Casa America di Genova



Donne tra storia e memoria Diritti e cittadinanza dal 900 al nuovo millennio


Spazio 36 Rosso, Cortile Maggiore
Un percorso nel movimento delle donne a Genova.
A cura dell’Archivio e della Biblioteca “Margherita Ferro” dell’Unione Donne Italiane



Donne al lavoro


Liguria Spazio Aperto
In mostra alcune fotografie, stampate in grandissima dimensione, dedicate al lavoro delle donne e accompagnate da un sistema multimediale “touch screen” che permette la consultazione di ulteriore materiale fotografico e iconografico sul mondo del lavoro in generale.
Nella fototeca della Fondazione sono state concentrate circa 400mila fotografie originali in negativo e a stampa che, nel loro insieme illustrano ampiamente il mondo del lavoro e l’attività di imprese diverse a partire dalla seconda metà dell’800.
La fotografia è una delle fonti più significative per ricostruire i processi di industrializzazione dell’età contemporanea. Attraverso l’immagine fotografica è possibile documentare le trasformazioni tecnologiche, l’organizzazione del lavoro, le forme del paesaggio industriale ma anche i percorsi della cultura d’impresa e i suoi intrecci con la comunicazione sociale.
Una fotografia industriale d’epoca non è soltanto la testimonianza visiva di un impianto o di una produzione ma anche di una scelta rappresentativa, di un “gusto” iconografico, di criteri di auto rappresentazione.
Questa mostra presenta alcune di queste foto che vanno dagli anni della Grande Guerra agli anni ’50, con il fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del lavoro al femminile. Attraverso un’accurata combinazione di immagini evocative, vuole offrire un’occasione di riflessione sui temi cruciali del lavoro, dell’inserimento sociale, dell’emancipazione femminile, della tutela della salute.

A cura di Fondazione Ansaldo



Timeology

Lorenzo PETRANTONI

Cortile Maggiore
Un’installazione creata ad hoc per il Cortile Maggione le cui colonne, rivestite da illustrazioni in bianco e nero, metaforicamente sosterranno il palazzo con personaggi e oggetti che hanno cambiato la storia. Le immagini di Petrantoni nascono da libri e dizionari illustrati di fine '800 che, con pazienza e amore, l'artista rielabora e compone in chiave contemporanea, così da poter dare nuova vita al nostro passato. Graphic artist molto apprezzato all’estero, opere e installazioni di Petrantoni sono state già esposte a Berlino, Amsterdam, Tokyo, Barcellona, Toronto, oltre che in riviste prestigiose come Newsweek e Wall Street Journal, ecc.



Post Human


Cortile Minore
Con Post human, installazione concepita per il Cortile Minore di Palazzo Ducale di Genova, il giovane artista croato Tvrtko Buric traduce in materia la sua riflessione su Identità sessuale. Lungo un labirinto di plexiglas, una linea ininterrotta a inchiostro nero disegna una folla indistinta, in un agglomerato architettonico metafora della complessità della società attuale. Il tracciato fluido ma inquieto - o morbido e organico o teso in un’accelerazione meccanica – traduce la tensione conflittuale dell’individuo, tra un’aspirazione naturale e istintuale e un pensiero razionale e tecnicamente organizzato. Il corpo, “icona” o “prodotto”, rimuove le specificità soggettive, psicologiche e anche sessuali, conformandosi alle urgenze funzionali della tecnica. L’identità si affranca dalla corporeità – da qui la trasparenza del soggetto - e il confine tra individuo e collettività si fa sempre più indistinto. La prospettiva e il senso dell’essere, non più intrinsechi, si incanalano in un dinamico scenario collettivo, al passo con i rapidi processi socio-culturali contemporanei.
A cura di Stella Seitun
L’installazione rimarrà visitabile fino al 3 maggio.



Lady Truck


Piano Nobile
Un progetto promosso dall'Università di Genova - Dipartimento di Scienza della Formazione, unitamente al Laboratorio di Sociologia Visuale, AG-About Gender e all'Associazione Culturale 36° Fotogramma. La mostra presenta dieci immagini raffiguranti donne che svolgono lavori maschili.