136OOhZ concerto per macchine per cucire


18 aprile, ore 19, Cortile Maggiore


V Edizione - COMPULSIVELY (ON).
In memoria delle 1.138 vittime del Rana Plaza.
Un progetto di Sara Conforti - Hòferlab
con Francesca Cinalli, Paolo De Santis, Francesco Mulassano, Eleonora Grassi, Paul Beauchamp, Francesco Lurgo, Riccardo La Valle, Francesco Trivero.
In collaborazione con Campagna Abiti Puliti e Fair

COMPULSIVELY (ON) è il quinto tableaux vivant in nero di 136OOHZ concerto per macchine per cucire.

Quinta performance site specific per il Palazzo Ducale di Genova, COMPULSIVELY (ON) porterà in scena le ritualità quotidiane della vestizione e le sue progressive deformazioni; una riflessione partecipata, plastica e sonora, sul valore simbolico e semantico del nostro “abitare l’abito” dove il concetto della compulsività contemporanea si svela, terribile, attraverso ritmiche configurazioni di probabili interazioni mancate; un circuito progressivo di GAP tra le pulsioni inflitte dal desiderio e le sue inevitabili negazioni

Mai più RanaPlaza
Il 24 aprile 2013 morivano a Dacca in Bangladesh 1138 lavoratori mentre più di 2500 sono rimasti feriti sotto il crollo del Rana Plaza, la fabbrica della morte che ospitava 5 fabbriche tessili al servizio dei grandi marchi multinazionali. Tra questi gli italiani Benetton, Robe di Kappa, Manifattura Corona e Yes Zee. Il Rana Plaza rappresenta il capolinea di un sistema di produzione globale che non è più in grado di tutelare i diritti fondamentali delle persone, ridotte a pura merce scambiata per pochi spiccioli nel mercato internazionale del lavoro. Il Rana Plaza rappresenta il vero volto di un capitalismo furioso e senza regole, che non esita a sacrificare vite umane sull'altare dei profitti di pochi. Un capitalismo feroce che si nasconde dietro le passerelle patinate della moda sbandierando un Made in Italy solo formale. Dal crollo del palazzo della morte, la società civile internazionale insieme ai sindacati e a milioni di cittadini che hanno sostenuto la campagna PayUP, promuove una campagna di pressione straordianaria per ottenere il pieno risarcimento delle vittime del Rana Plaza. Con un accordo storico raggiunto a dicembre del 2013, è nato un Fondo per il risarcimento delle vittime firmato da tutte le parti sociali sotto l’egida dell’ILO che deve raggiungere i 30 milioni di dollari per risarcire tutte le vittime secondo la convenzione ILO C121. Oggi, dopo due anni di intense pressione, ne abbiamo raggiunti 21 ma ancora nessun brand italiano a versato un centesimo.

La Campagna Abiti Puliti, coordinata in Italia da Fair, è presente in 17 paesi europei e collabora con più di 250 sindacati e organizzazioni di base nel mondo. Lavora da 30 anni per difendere e promuovere i diritti dei lavoratori tessili nell’industria dell’abbigliamento globale.
Collabora con Hòferlab perché crede nell’innovazione dei linguaggi della politica e nella necessità di parlare a tante e tanti attraverso l’arte e la bellezza.

leggi il testo critico di Olga Gambari

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