I luoghi che non esistono. I viaggi di Sindbad nelle Mille e una notte, tra utopia, serendipity e alterità


Marco DI BRANCO

sabato 6 aprile, ore 11 Archivio Storico


Il ciclo dei viaggi di Sindbad, che pure non appartiene al nucleo originario delle Mille e una notte, è indubbiamente uno degli intrecci narrativi più celebri della letteratura islamica.
Due elementi chiaramente giustapposti contraddistinguono tutta questa materia: il primo, e più vistoso, è quello meraviglioso e romanzesco, ma esso si intreccia a quello geografico: l'eco delle esperienze dei viaggiatori e commercianti musulmani medievali si ripercuote infatti nelle notizie disseminate nei racconti, sui prodotti, i climi, i costumi dei paesi toccati da Sindbad, il marinaio di Bassora. Per apprezzare davvero il racconto, e per comprendere il suo messaggio, è dunque necessario leggerlo come una grande utopia geografica e antropologica, attraverso la quale la cultura islamica ci dice molto del suo approccio all'altro e all'altrove, a ciò che è diverso e lontano.

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