Utopia e populismo


Marco TARCHI

sabato 6 aprile, ore 17 Archivio Storico


Nell’interpretazione che ne danno i suoi numerosi detrattori, il populismo è equiparato spesso alla demagogia e ridotto ad uno stile di azione politica fondato sull’elargizione di promesse impossibili da mantenere, sull’aggressione verbale contro gli avversari e su esagerazioni e mistificazioni della realtà.

Un’analisi più equilibrata e scientificamente fondata porta invece ad individuare in questo fenomeno una mentalità caratteristica, una visione dell’uomo e della società in cui ha un notevole peso una componente utopica: il sogno della ricostituzione del popolo “originario”, sotto forma di una comunità coesa, incontaminata ed armonica, il cui diritto all’autogoverno si fonda su naturali qualità etiche. Il corollario di questa utopia iper-democratica è una concezione semplificata della politica, il desiderio di trovare rimedi immediati a ogni problemi, la sottovalutazione dei fattori che obbligano chi si occupa della cosa pubblica a ricorrere a mediazioni e compromessi

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