L'anno 2440 di Louis-Sébastien Mercier


Laura TUNDO FERENTE

domenica 7 aprile, ore 15 Sala Liguria


Nella grandiosa visione del futuro di Louis-Sébastien Mercier (1740-1814) l’anno 2440 incarna il sogno e la speranza utopica proiettati in una realtà lontana nel tempo; la realizzazione nel tempo storico del “desiderio di bene”, di “armonia sociale”, di “felicità generale” e del “dovere di essere giusti”, coltivati da sempre da sapienti e filosofi.
La narrazione, di alto profilo letterario, storico e filosofico mette in scena un’osservazione minuziosa e accurata della Parigi del 1770, facendone il paradigma delle città di quel tempo; l’affresco vivo della diversità della condizione umana: di privilegio per pochi, di ingiustizia, abuso, oppressione per molti. E dal severo vaglio di una “ragione solitaria” che esplora e ricostruisce, analizza e setaccia leggi, istituzioni, poteri, professioni, costumi e dallo sguardo lucidamente critico e appassionato sui mali morali e sui vizi politici del tempo sembra sgorgare l’altrove temporale, la proiezione cronica di un tempo di bene, di relazioni equilibrate ed armoniche, di giustizia, un tempo di “progresso” che assume il corpo urbano e la forma politica e sociale della Parigi del 2440; ne ridisegna le istituzioni la cultura, la moralità, la convivenza ispirandosi ai più alti ideali utopici.

Full Screen