I luoghi letterari immaginari


Anna FERRARI

sabato 6 aprile, ore 17 Sala Liguria


La domanda “dove?” è una delle più inquietanti e insieme seducenti che ci si possa porre: da dove veniamo? dove andiamo? qualche volta anche: dove siamo?
Alla domanda “dove”, nel suo lavoro, lo scrittore deve rispondere subito, quando comincia a comporre un’opera: dove si svolgerà la storia e si muoveranno i protagonisti? Qualche volta il luogo è vero, esiste già nella geografia reale: basta saperlo osservare, modificandolo se occorre. Altre volte, invece, dev’essere totalmente inventato. Esaminare i luoghi immaginari della letteratura è come maneggiare un potente cannocchiale attraverso il quale guardare le opere letterarie: permette di vederle attraverso un’angolatura particolare, di coglierne valenze e sfumature altrimenti nascoste. E spesso di conoscere luoghi inesistenti dal fascino straordinario, perché forse aveva ragione Rousseau quando scriveva, nella Nouvelle Heloïse: “Rien n’est beau que ce qui n’est pas”, nulla è bello quanto ciò che non esiste.

Full Screen