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ARTE A PALAZZO La Collezione Wolfson 1880-1945 17 settembre - 14 dicembre 2003 Palazzo della Regione, Piazza De Ferrari 1 Liguria Spazio Aperto, Palazzo Ducale Orari
Visite guidate per gruppi La mostra Arte a Palazzo. La Collezione Wolfson 1880-1945 presenta, nella sede della Regione Liguria, una selezione di opere che testimoniano il legame della Collezione con il panorama artistico ligure nel periodo compreso tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento nel campo delle arti figurative e decorative. Tra le opere esposte alcune realizzazioni dell’ebanisteria chiavarese, come le originali sedie “chiavarine” con stemma sabaudo, un salotto di Alberto Issel, la cui produzione di arredi si connotò all’inizio del secolo per una marcata evoluzione in senso art nouveau, e una sala da pranzo progettata dall’artista romano Duilio Cambellotti e realizzata dalla Cooperativa Combattenti Lavoranti Legno di Genova nel momento in cui i vari governi europei promuovevano numerose iniziative atte a reinserire i reduci di guerra nel mondo del lavoro. Per quanto riguarda la ceramica, ci saranno alcuni accenni alla produzione di Albisola che, negli anni Trenta, diventò uno dei centri più interessanti a livello nazionale per il rinnovamento dell’arte ceramica connotato in senso futurista grazie in particolare alle figure di Filippo Tommaso Marinetti e Tullio d’Albisola. Per la grafica sono stati scelti due celebri manifesti di Plinio Nomellini, il pittore di origine livornese il cui trasferimento nel capoluogo ligure fu all’origine di una significativa svolta nell’ambito delle arti figurative. Infine alcuni dipinti di Alberto Helios Gagliardo e una serie di opere collegate all’imponente produzione navale e cantieristica ligure, anche in omaggio alla storia del palazzo che ospita la mostra, forniscono ulteriori interessanti stimoli di riflessione sulle peculiarità del panorama artistico della nostra regione nella prima metà del XX secolo. Nelle sale espositive di Liguria Spazio Aperto a Palazzo Ducale sono
evidenziate le differenti tipologie presenti all’interno della Collezione,
strutturata come una storia per immagini delle arti figurative e decorative
e dell’architettura del periodo 1885-1945 con particolare attenzione
alle implicazioni politiche, sociali, economiche, tecnologiche ed estetiche
che hanno influenzato le varie espressioni artistiche. La scultura è rappresentata da un busto in gesso di Leonardo Bistolfi, intriso di implicazioni simboliste, decadenti e liberty, e dai dipinti dei primi anni Venti di Cornelio Geranzani e Cagnaccio di San Pietro. Per l’architetttura, accanto ai disegni dei fratelli Gino e Adolfo
Coppedè, una serie di tempere di Duilio Cambellotti illustra gli
interni déco del Palazzo dell’Acquedotto Pugliese di Bari. |
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