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IL TEMPO DELLE ILLUSIONI
7 giugno - 30 luglio 1995
Arte russa degli anni Venti
Il tempo delle illusioni è il suggestivo titolo
della mostra che, come spiega il sottotitolo, propone al pubblico
una selezione di ottanta capolavori provenienti dal Museo Russo di
Stato di San Pietroburgo.
Una mostra bella e inconsueta, rivolta agli specialisti, ma anche
al grande pubblico che scoprirà con sorpresa come l’arte
russa di questo periodo non sia l’astrazione di Kandinsky o la
geometria simbolica di Malevich, ma un realismo malinconico e
sognante come quello del Castello di carte di Zinaida
Serebriakova, immagine guida della mostra, o la spazialità
metafisica di Petrov-Vodkin che nel suo Terremoto in Crimea
inserisce una nobile umanità dalle fattezze neorinascimentali
nello spazio sghembo della lezione cubista. Anche l’avanguardia,
laddove è presente come nel Ritratto della moglie di
Annenkov, costituisce una sorta di filtro applicato alla
realtà che la semplifica e la riduce all’essenziale.
Sospesi sull’orlo di una vertigine che è destinata a cambiare
o a travolgere destini individuali e collettivi, gli artisti esposti
in mostra distillano nella forma di una figurazione rarefatta le
ansie e le segrete angosce di un tempo delle illusioni destinato a
crollare come il castello di carte che i bambini sorvegliano con lo
sguardo inquieto.
Per orientarsi nel percorso di questa mostra che presenta per la
prima volta in Europa occidentale una stagione dell’arte russa sino
ad ora sconosciuta e ignorata dalla critica, l’allestimento prevede
apparati didattici che illustrano i diversi raggruppamenti degli
artisti russi di quel periodo e la loro appartenenza alle due
scuole di Mosca e di San Pietroburgo/Leningrado.
Correda la mostra, realizzata per gli spazi di Palazzo Ducale
dell'Ufficio Arte Contemporanea del Comune di Genova, un catalogo
edito dalla casa editrice Charta di Milano, a cura di Guido Giubbini
e Laura Gavioli, con testi dei curatori e di Evgenja Petrova,
Direttrice del Museo Russo di Stato di San Pietroburgo, e di Olga
Shikhireva.
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