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Dalla parte dell'uomo - Dondero

Genova ch'è tutto dire
immagini per "Litania" di Giorgio Caproni


8 - 16 giugno 2012
Palazzo Ducale, Cortile Maggiore - Spazio 36r


Inaugurazione venerdì 8 giugno, ore 18

La mostra, organizzata nell'ambito delle numerose iniziative del 18º Festival della Poesia di Genova, si inaugura venerdì 8 giugno 2012 alle ore 18 in concomitanza alla presentazione del libro dal quale sono tratte le fotografie: "Genova chè tutto dire - Immagini per Litania di Giorgio caproni" di Patrizia Traverso e Luigi Surdich, il canneto editore.

Proiezioni, letture e un intervento del Prof. Surdich sulla poetica di Caproni.
La mostra è visitabile dalle 17 alle 23 fino al 16 giugno.

www.facebook.com
www.patriziatraverso.it
www.festivalpoesia.org

Quest'anno ricorre il centenario della nascita del poeta Giorgio Caproni. La Genova della sua Litania è una Genova di quasi sessanta anni fa. La Genova della Litania che viene proposta nella mostra (e nel volume, dal quale sono tratte le immagini esposte) è illustrata da fotografie scattate ai nostri giorni nell'auspicio di far sprizzare, dall'urto cronologico, le scintille di una imprevedibile lettura e interpretazione della città.
Le immagini che accompagnano le parole del Poeta hanno il compito di un commento aggiuntivo, la funzione di un suggerimento interpretativo, la responsabilità di creare in chi segue i versi della poesia una suggestione inaspettata, tentano di potenziarne il significato, di aprire nuovi orizzonti e di generare nuove emozioni.
Volutamente non sempre c'è una rispondenza diretta e immediatamente percepibile fra i versi del testo e la scelta iconografica al fine di sollecitare l'osservatore a costruire con la sua immaginativa associazioni, parallelismi, rispondenze, contrasti. Proprio sul contrasto tra la distanza cronologica del testo caproniano e l'attualità delle fotografie si gioca la scommessa di questo progetto che aiuta a guardare la Genova di Caproni con occhi che non sono gli occhi di Caproni, con uno sguardo che è lo sguardo nostro ma è anche lo sguardo filtrato da quello di un grande poeta.

Giorgio Caproni © Mario Dondero

Giorgio Caproni © Mario Dondero