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Scatti di industria




mostra

Scatti di industria
160 anni di immagini dalla Fototeca Ansaldo


4 aprile - 29 giugno 2014

Centro Civico Buranello

inaugurazione 4 aprile 2014, ore 18

ingresso libero


Una grande mostra che testimonia, attraverso un migliaio di immagini fotografiche, la lunga stagione del 'saper fare' industriale italiano.
Centosessant'anni di radicate e ben diffuse capacità progettuali e costruttive, di straordinarie trasformazioni tecnologiche, documentati con immagini che provengono dalla Fototeca della Fondazione Ansaldo, istituzione culturale dove, oltre a 400mila preziose fotografie industriali d'epoca, è custodita oggi, in Italia, la più vasta e ricca concentrazione di archivi economici e d'impresa.

Nella mostra si trovano fotografie multimedializzate o esposte in originale, gigantografie che, a partire dalla metà del secolo XIX, illustrano il lavoro operaio nelle officine, nei cantieri e nei porti; il treno, il primo e più vistoso prodotto della rivoluzione industriale, simbolo e fattore di sviluppo economico e sociale; la grande meccanica delle caldaie, delle turbine, degli apparati motore; la produzione navale con al centro i maestosi transatlantici; l'epopea dell'acciaio e della ciclopica attività siderurgica; le mastodontiche centrali e gli impianti per l'elettrificazione e la modernizzazione del Paese; la produzione bellica con corazzate, cannoni, aerei e carri armati; le colonie e le gite sociali dei lavoratori negli anni Cinquanta; il ‘miracolo economico' degli anni '60 con l'automobile, il tempo libero e la trasformazione urbanistica; l'irrompere dell'informatica e dell'automazione. E ancora immagini sulle più diverse manifestazioni politiche e sindacali o su eventi, come ad esempio, la Resistenza che hanno segnato la storia del nostro Paese.
La mostra, pensata per raggiungere un pubblico vasto e culturalmente diversificato - e non solo coloro che hanno verso questi temi uno specifico interesse professionale o culturale - non obbliga il visitatore ad un percorso prestabilito, unidirezionale. Ci si può limitare ad una veloce ma comunque suggestiva vista d'insieme percorrendo, in pochi minuti, la galleria delle gigantografie; stampate con accuratezza nel bianco e nero delle lastre originali e disposte in ordine cronologico, permettono di intravvedere le forme del paesaggio industriale, le filiere produttive, gli uomini al lavoro e i loro manufatti dalla metà dell'800 sino all'oggi, sino all'esplosione di colore delle fotografie contemporanee di Edoardo Montaina.
Ma per chi vuole vedere e conoscere di più può intrattenersi con le lavagne touch screen (Dall'originale al virtuale) o usare le torce multimediali (La città da scoprire), può entrare in un antico laboratorio fotografico (Il laboratorio do sciù Campostano) o sostare presso le postazioni interattive collocate al centro dello spazio espositivo dove importanti vicende industriali prendono corpo e vengono narrate grazie alle fotografie (Racconti industriali).