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RICCOBALDI
29 gennaio - 7 marzo 1999
La magia della visione nei manifesti e nelle illustrazioni
di un maestro del Novecento
La mostra, prodotta dall’archivio storico della pubblicità di
Genova, è nata con il contributo della Regione Liguria -
Assessorato alla Cultura e viene ospitata al Palazzo Ducale di
Genova grazie alla collaborazione del Comune di Genova -
Assessorato alla Cultura.
E' costituita da circa 200 opere originali di Giuseppe Riccobaldi
(Firenze 1887 - Genova 1976), in particolare manifesti, bozzetti
esecutivi per campagne pubblicitarie, illustrazioni di fiabe e
racconti per ragazzi.
Accanto a questi lavori, prevalentemente conservati all'Archivio
Storico della Pubblicità di Genova, sono presenti in mostra opere
prestate da Istituzioni museali ex Archivi d'impresa, come la
Collezione Salce di Treviso, gli Archivi storici Fiat, Pirelli,
Martini & Rossi e, per le illustrazioni, la Biblioteca
Internazionale per Ragazzi De Amicis, le Case Editrici Giunti e
Utet.
Per la prima volta in Italia una mostra antologica del grande
cartellonista degli anni Venti e Trenta presenterà un numero
rilevante di bozzetti esecutivi di grande formato (oltre un
centinaio) commissionate da grandi Aziende (Fiat, Pirelli,
Magneti Marelli, San Giorgio, Ansaldo, Martini, Cinzano, Galbani,
ecc.); Compagnie di Navigazione (NGI, Lloyd Sabaudo, Lloyd
Triestino, Cosulich, Sidarma, Società di Navigazione San Marco)
e per le più importanti manifestazioni in Italia (Biennale di
Venezia, 1937 e 1938; Salone dell'Automobile, Roma 1929).
Come scriveva Roberto Melli nel 1935 "Riccobaldi fu il creatore
del genere cartello pubblicitario cinematografico, inteso come
arte" negli anni Venti.
A testimonianza di questo periodo, in mostra viene esposta per
la prima volta una decina di grandi manifesti cinematografici,
copie uniche di grande fascino e di indubbio valore
documentale.
Un'importante sezione é dedicata a Riccobaldi illustratore di
libri per ragazzi, attività che svolse per l'intero arco della
sua professione (dagli anni Dieci agli anni Sessanta).
Oltre a collaborare al Corriere dei Piccoli dal 1916 al 1927,
con le sue illustrazioni contribuì a rrendere magici più di 60
volumi per le Edizioni F.lli Treves, Bemporad, Marzocco, Genio,
Salani, La Scala d'Oro.
Giuseppe Riccobaldi del Bava nasce a Firenze il 4 luglio 1887.
Nel 1901 dopo la morte del padre si trasferisce a Genova e, con
il fratello, dà vita ad un teatro dei burattini, scoprendo il
suo interesse per la scenografia. Nel 1903 si iscrive
all'Accademia Ligustica di Belle Arti dove frequenta i corsi di
disegno. Entra in stretta amicizia con Roberto Melli da cui
prende lezioni di pittura.
Nel 1908 si trasferisce a Milano dove entra come aiuto nello
studio di Odoardo Antonio Rovescalli, uno dei più importanti
scenografi del tempo. Nel 1913 Rovescalli gli affida la
progettazione della scena del terzo atto dell'opera "Parisina"
per la Scala di Milano.
Sempre nel '13 inizia l'attività di illustratore di libri, con
l'opera di Darville "Colpo Fatale", e collabora con "La Cultura
Moderna - Natura ed Arte", rassegna quindicinale di scienze
lettere ed arti, pubblicata a Milano dall'editore Antonio
Vallardi. Nel 1915 il Direttore della Compagnia Stabile del
Teatro Manzoni gli affida l'incarico per la scenografia di una
ripresa de "La figlia di Jorio" di G. D'Annunzio.
Dal 1916 inizia la sua attività di illustratore per "Il Corriere
dei Piccoli", attività che continuerà fino al 1927; per le
Edizioni Treves, Bemporad, Marzocco ed altre.
Tra il 1919 e il '20 viene chiamato dall' "Ambrosio Film" di
Torino, per il quale esegue numeroso materiale pubblicitario.
In questo periodo collabora come illustratore ai quindicinali
"La vita cinematografica" e la "Cinematografia italiana e estera"
pubblicati a Torino. Nel 1921 riceve numerose richieste di
collaborazione da case cinematografiche e di noleggio. Si
trasferisce nella capitale dove ritrova l'amico Melli ed entra
in rapporto con numerosi artisti dell'ambiente romano e con
"Valori Plastici". Tra il 1925 e il 1926 viene assunto da una
delle più importanti case di produzione americane presenti in
Italia, la First National Film.
Nella seconda metà degli anni Venti, Riccobaldi oltre a
continuare a produrre importanti manifesti cinematografici come
quello per "Metropolis" di Fritz Lang e "Frate Francesco" di
Giulio Antamoro, entrambi nel '27, estende la sua attività a
cartelli di carattere industriale e turistico, stampati dalla
Barabino & Graeve di Genova, tra i quali "Lloyd Sabaudo - I
gloriosi quattro Conti", 1927; "Lenci Torino", 1928; "Circuito
di Alessandria-Campionato Automobilistico Nazionale-Fiera di
San Giorgio", 1928; "Il Salone Internazionale dell'Automobile
in Italia-Roma", 1929; "I° Mostra del giocattolo italiano",
1929; "Lloyd Triestino M/S Victoria", 1930; "Motori e
trasformatori Ansaldo", 1931; "3° Concorso Motonautico, Venezia",
1931; "Giugno Genovese", 1933; "Usate il telefono", 1934;
"Littorina FIAT", 1934; "Martini Elixir China", 1935; "VI Mostra
Mercato dell'Artigianato-Firenze", 1936, ed altri.
Esegue per la FIAT i manifesti per le campagne di promozione
della "FIAT 1500" del 1935, "FIAT 500", del 1936; "Auto FIAT",
1936; "FIAT - La nuova Balilla", 1937.
Nel 1936 partecipa con i maggiori cartellonisti dell'epoca alla
"I° Mostra Nazionale del Cartellone e della Grafica
Pubblicitaria" allestita nel Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Viene ingaggiato in esclusiva, tra il 1936 e il '39, dall'IGAP,
insieme a M. Dudovich, M. Pozzati e L. Martinati. Da tale
committenza nascono i manifesti: "Biennale di Venezia - V
Esposizione d'Arte Cinematografica" del 1938; "XXI Biennale
Internazionale d'Arte", 1938; "Venezia - Festival Internazionale
di Musica Contemporanea", 1939.
Viene incaricato dalla Barabino & Graeve, negli anni tra il
1939 e il '45, di studiare varie campagne pubblicitarie, per
cui si trasferisce nuovamente a Genova. Frutto di questo periodo
sono i manifesti: "Pola - Stagione Lirica", 1940; "Terminillo",
1940; "Estate nel Trentino" del 1941; "Mentone-Ponte San Luigi",
1942.
Nel dopoguerra si dedica maggiormente all'attività di
illustratore. La produzione di manifesti di questo periodo é
unicamente legata alla valorizzazione turistica: "Pallanza -
Lago Maggiore", 1947; "Repubblica di San Marino", 1948; "Lago
di Garda - Terme di Sirmione", 1949; "Terme Levico - Trentino",
1950. Tra il 1952 e il 1960 viene ingaggiato dalla Sigla-Effe
nuova industria grafica sorta a Genova in quegli anni.
Di rilievo, in questi anni, l'attività di illustratore di opere
come: "Le Fiabe" di Grimm, Milano, Edizioni Genio 1945; "Le più
belle fiabe di Perrault", Firenze 1950; "Pinocchio", Firenze,
Edizioni Salani, 1956; "La guerra dei mondi", La Scala d'oro,
1958; "Fiabe d'Oriente", Genova, Edizioni Sigla-Effe, 1959.
Firma tra gli ultimi manifesti: "Vicenza città del Palladio",
1951; "Ferrara", 1952; "Mostra del Mobile di Pesaro", 1956.
Muore a Genova il 21 aprile 1976.
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