I Vizi Capitali e l’Astinenza

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Mostra
"I Vizi Capitali e l’Astinenza"
Cortile Maggiore - Sala Mercurio
28 maggio - 28 giugno 2010


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Da venerdì 28 maggio a lunedì 28 giugno nella Sala Mercurio del Cortile Maggiore di Palazzo Ducale a Genova, saranno esposte 40 splendide immagini per i dieci anni di liberodiscrivere® dal libro “I Vizi Capitali e l’Astinenza” dell’artista fotografa Margherita Marchese Scelzi Liberodiscrivere® Edizioni, direttore artistico Antonello Cassan, testi di Annamaria D’ursi, Horacio Ferrer, Claudio pozzani.

Orari: dal martedì alla domenica dalle ore 17 alle ore 20 - ingresso libero

Lo spettacolo: venerdì 25 giugno alle ore 21 nel Salone del Minor Consiglio di Palazzo Ducale a Genova Liberodiscrivere® mette in scena lo spettacolo dal libro e dalla mostra “I Vizi Capitali e l’Astinenza” della fotografa artista Margherita Marchese Scelzi, Direttore Artistico Antonello Cassan editore di Liberodiscrivere®.
Lussuria, gola, invidia, avarizia, ira accidia, superbia e astinenza usciranno dalla bidimensionalità della fotografia per restituire tangibili emozioni a tutto il pubblico presente. Più di 20 tra musicisti, cantanti, artisti interpreti e collaboratori, tutti professionisti di grandissimo talento, si susseguiranno sul palco a voi piacendo.

Inaugurazione della mostra venerdì 28 maggio alle ore 21.00









“Senza il confronto con il vizio non puoi accedere alla Virtù e senza la Virtù non puoi ritenerti un autentico vizioso”. Parola di Margherita Marchese Scelzi.
Le sue fotografie, in successione, riprendono “peccatori” nel loro farsi personaggi del vizio, in un percorso dove allo “spettatore” è chiesto, a patto che lo spettacolo abbia luogo, di prendere parte a una storia in cui gli attori, interpreti delle scene “viziose”, si esprimono fino in fondo, solo se sottoposti a giudizio, con l’indice puntato, o con immedesimazione colpevole o simpatetica o solo indulgente e divertita. È lo “spettatore”, peregrinante nelle fotografie, a ridare vita alle scene, progettate meticolosamente da Margherita, a riconoscere le strade del vizio o solo le scorciatoie di piccoli illeciti grotteschi, o brevi momenti di libero arbitrio contro la pubblica morale, messe in scena per quel che sono o solo di quello che tale appare.
Annamaria D’Ursi

Interpreti e modelli delle fotografie: Selene Alesi, Stefano Ammannati, Alessandro Battiato, Maria Rosa Bellia, Ambra Bellotti, Claudio Binetti, Elsa Bossi, Michela Botto, Loredana “Perfidence” Caldarola, Antonello Cassan, Marzia Calosso, Maria Maddalena Canale, Daniela Calleri, Nadia Calvisi, Cettina Catania, Rinaldo Cirillo, Monica Ciuffo, Roberto Conti, Stefano Corsi, Umberto Della Gaggia, Manuela Dello Strologo, Annamaria D’Ursi, Giuseppe Francese, Debora Freno, Federica Granata, Marco Isola, Raul Ivaldi, Margherita Marchese Scelzi, Dario Manera, Giorgio Marino, Fabrizio Matteini, Giovanna Molinaro, Ketty Morelli, Anna Olivieri, Cristina Paganin, Claudio Pedemonte, Beatrice Poggio, Cristiano Puccini, Loris Purpura, Paolo Rivaroli, Adele Rossi, Riccardo Strano, Luca Tamani, Rita Testa, Paolo Vernazza, Leonardo Zuppardo.

Assistenti personali – sequenze fotografiche back-stage: Loredana “Perfidence” Caldarola, Marzia Calosso. Fotografie back-stage “Ira” e “Risentimento”: Debora Freno. Trucco: Loredana “Perfidence” Caldarola, Cettina Catania, Marzia Calosso, Margherita Marchese Scelzi, Anna Olivieri, Nadia Calvisi. Parrucchiere: Maria Rosa Bellia, Daniela Calleri, Giovanna Molinaro. Consulenza e realizzazione impianto scenografico - attrezzeria: Stefano Corsi. Consulenza Costumi: Elena Pirino. Consulenza Calzature: Leonardo Zuppardo. Light Designer: Riccardo Strano

Vi sono soggetti, non importa se luoghi, oggetti o esseri umani, e situazioni, con i quali non è possibile stabilire aprioristicamente, come crearne il racconto per immagini; è impossibile e pretenzioso prevedere l’impatto emozionale. Tutto, ma proprio tutto quello che credi di sapere, te lo devi ficcare su per il viadotto dell’oblio. è necessario e obbligatorio, in quei momenti, fare tabula rasa. Quel che accade è assolutamente destabilizzante, vorresti andartene aff… È straordinariamente terribile e travolgente sentirsi destabilizzati, i tuoi patetici schemini ideologici se ne vanno dritti-dritti giù per la tromba delle scale dell’ignoto, insieme alle tue false certezze… è solamente in questi istanti che hai l’inconsueta possibilità di dissolverti in quello che stai realizzando, di sferrare un attacco profondo alla struttura fondante della maniera e un calcio nel culo al fottuto ritornello del IO mi ESPRIMO (come se il mondo avesse l’obbligo di interessarsi alla tua supponente e infantile urgenza comunicativa, se non hai l’umiltà di denominarla punto di partenza, non sei in grado di farle attuare una metamorfosi e sopratutto se non parla un linguaggio che travalica i confini della soggettività… appunto) e ridurlo al silenzio… Ecco un altro attacco, stavolta con un calcio sui denti, all’ammuffito conformismo della trasgressione, così perdi la tua vischiosa, prepotente identità, per un istante, dimentichi l’orpello della tua preziosa originalità del c... , nello scatto dell’otturatore, o nel finto sparo della digitale, o in quant’altro. Si manifesta quella trance ipnotica che ti proietta al di là dell’Io. Avviene un transfert col soggetto, e tu sei l’oggetto, non resta la benché minima traccia di autocompiacimento né di autoreferenzialità, o di senso di inadeguatezza. Quando e se, finalmente, riesci a porre sulla stessa linea gli occhi, la mente, il cuore, come diceva il poeta Cartier Bresson, e a proiettarti oltre il consentito, hai centrato il bersaglio e HAI SENSO. In quei momenti ti senti capovolto e assolutamente svuotato. Tutto quel che ti eri prefissato va a puttane, grazie a Dio… e dedichi un ampio gesto d’ombrello ai teorici! Quando guardo, e mi smarrisco, nelle immagini di alcuni colleghi, in cui percepisco questo incanto, mi sento felice e indulgo nel privilegio di questo struggimento, e ho voglia di scaraventare la macchina fotografica nel cesso… poi la prendo, faccio pace e ricomincio a dialogare, dal basso, in devoti e umili tentativi di stare insieme senza sovrapporci, io e lei. Margherita Marchese Scelzi

Per info:
Antonello Cassan editore di Liberodiscrivere&copiy
tel: 3356900225
E-mail: acassan@liberodiscrivere.it