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LO SGUARDO DEI MAYA
21 settembre - 3 novembre 2000
Luis Gonzalez Palma
L'artista guatemalteco, nato nel 1957, rappresenta nel suo lavoro
l'anima del suo popolo, a partire da miti e tradizioni degli
antenati Maya. Architetto di formazione, ha studiato storia
dell'arte in Europa. Vive e lavora tra Guatemala e Stati Uniti.
Gonzales Palma ha creato un suo linguaggio autonomo fuori da ogni
influenza che spazia da elementi attinti dall'arte barocca
sudamericana e dai pittori preraffaelliti, ai più
contemporanei Twins Starn e Witkin.
Attraverso uno specifico uso del simbolismo, coniugato ad una
virtuosa capacità di manipolazione del medium visivo,
Gonzales Palma ha saputo creare misteriose icone contemporanee
da cui emerge la bellezza, il dolore, la solitudine e la grande
dignità degli ultimi discendenti Maya, condannati
all'apartheid.
I grandi ritratti allegorici in bianco e nero sono lavorati a
pennello con cera e bitume liquido, secondo una tecnica di
restauro per mobili antichi. Solamente gli occhi, o alcuni elementi
simbolici, mentengono il bianco originale, conferendo all'immagine
una forza espressiva straordinaria.
Nella sua ricerca successiva, estesa ai temi della memoria e del
circo, Gonzales Palma sperimenta inoltre nuove tecniche di
assemblaggio: frammenti di films e poesie, lightboxes per giungere
a installazioni multimediali di testi e immagini.
L'autore ha esposto in numerose personali e collettive in Europa,
Sudamerica e Stati Uniti. Sue opere figurano al Museo della
Fotografia di Charleroi, alla MEP e FNAC di Parigi, all'Art
Institut di Chicago, Los Angeles County Museum e MFA di Huston.
Nel 1999 sono stati pubblicati la monografia "Il silenzio dei
Maya" - Ed. Peliti Associati in collaborazione con Photo & Co. -
ed il volume "Poems of sorrow" - Arena Editions.
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