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    SCOPERTA DEL MARE 
                        Appartamento del Doge 
			8 luglio - 24 ottobre 1999 
			 
			Pittori lombardi in Liguria tra '800 e '900 
			 
			 
			"Sebbene per natura io non sia un navigatore desideroso di
			continuamente vivere in paesi marini, tuttavia il mare ha
			sempre esercitato sul mio spirito una potente attrattiva ...
			Trascorsa l’estate del 1921 a Moneglia vi dipinsi alcune
			marine in un silenzioso raccoglimento .... L'estate del 1923 la
			trascorsi a Camogli .... 
			Principio fondamentale delle mie ricerche era di fermare la
			commozione suscitata nel mio animo a contatto del mare ..."
  
			(Carlo Carrà, La mia scoperta del mare, 1940)
 
  
			Dalla seconda metà dell’Ottocento la pittura di paesaggio è per
			gli artisti lombardi o di formazione culturale lombarda uno dei
			generi più frequentati, anche a seguito dell’ottimo successo
			commerciale riportato. Accanto ai più tradizionali e conosciuti
			filoni dedicati alle vedute lacustri alpine e delle varie
			località della Brianza, frequentate durante le villeggiature, si
			affermano ora anche le marine. 
			Nonostante lo spoglio dei cataloghi delle esposizioni dell’epoca
			e quello delle collezioni pubbliche e private confermino la
			rilevanza anche numerica di tele dedicate a vedute del mare,
			questo soggetto non è mai stato considerato significativo dalla
			critica moderna nella ricostruzione del percorso pittorico dei
			vari artisti. Al contrario, il confronto con il paesaggio
			marino stimola anche pittori abituati a misurarsi con
			l'atmosfera e la luce di altre realtà naturali, arrivando ad
			interpretazioni di alta qualità pittorica, che arricchiscono
			con soluzioni originali la fisionomia del genere.
  
			La rassegna, e l’indagine scientifica originale che la precede,
			risultano quindi innovative per l'angolazione dello sguardo
			attraverso cui il fenomeno viene valutato. La Liguria come
			"luogo tendenza", destinato inizialmente a pochi privilegiati,
			famiglie nobili e borghesia imprenditoriale, viene proposta dai
			pittori lombardi attraverso immagini suggestive ed evocative.
			
  
			La mostra presenta 120 dipinti, realizzati da oltre 50 artisti
			in un periodo compreso fra la Prima esposizione nazionale di
			Belle Arti di Brera, svoltasi con grande risonanza nel 1872,
			e la quarta edizione del Premio Bergamo del 1942.
  
			Entro questo arco temporale la pittura di paesaggio compie un
			percorso che tocca tutti i movimenti che hanno interessato la
			storia dell’arte.
  
			Dai primi accenni al naturalismo, databili dalla metà degli
			anni Settanta - con opere di Marzorati, Saporiti, Ricci -,
			si passa alla riappropriazione del vero tra gli anni Ottanta e
			il decennio successivo - con tele di Gignous, Dell’Orto, Mariani,
			Giuliano -, fino all’affiorare di spunti simbolisti nelle
			interpretazioni di Belloni, Carpi, Morbelli e Previati. 
			Il nuovo secolo si apre con il clamore suscitato dalle marine di
			Emilio Gola. Gli artisti delle nuove generazioni sono, da un
			lato, indirizzati verso il "richiamo all’ordine" da parte di
			"Valori Plastici", Realismo Magico, "Novecento", come Carrà,
			Tosi, Salietti, Funi, Dudreville, Oppi, Marussig, dall'altro
			ricalcano un tardo naturalismo, espresso nelle opere di Barbieri,
			Prada, Frisia e Amisani.
  
			Il tema del mare di Liguria tornerà con assidua frequenza anche
			nei dipinti dei "Chiaristi" come Lilloni e De Rocchi. 
			Gli artisti, dunque, assecondavano una tendenza sociale,
			offrendo nel contempo immagini che riproponevano i vari aspetti
			delle località frequentate dai loro stessi acquirenti. A volte
			decidevano addirittura di trasferirsi in riviera: é il caso di
			Pompeo Mariani che compra una villa-atelier a Bordighera, o di
			Alberto Salietti che decide di vivere e dipingere a Chiavari.
			
  
			I luoghi topici erano numerosissimi e si estendevano alle Riviere
			di ponente e di levante: Bordighera, Sanremo, Oneglia e Porto
			Maurizio, Ospedaletti, Alassio, Finale, Noli, Spotorno, Savona,
			Varazze, Arenzano, Cornigliano, il porto di Genova con
			l’immancabile Lanterna, Quarto e il suo scoglio, Nervi, Camogli,
			Portofino, S. Margherita Ligure, Zoagli, Chiavari, Lavagna,
			Sestri Levante, le Cinque Terre, Porto Venere, il Golfo della
			Spezia, Lerici e Bocca di Magra.
  
			La mostra è articolata secondo otto argomenti: 
			- la marina come genere 
			- il naturalismo lombardo 
			- l’eredità romantica 
			- la natura tra simbolo e decorazione 
			- il porto e il lavoro sul mare 
			- la storia 
			- la villeggiatura lo sport e il tempo libero 
			- il Novecento
 
  
			Catalogo 
Edizioni Mazzotta, www.mazzotta.it
  
     
    88-202-1336-2 
 
			
  
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