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Focus On N.45, 1/11/2007 La tavola rotonda dal titolo “Co2, colpevole o innocente?”, che si è svolta giovedì 1 novembre, alle ore 10.30, nella Sala del Maggiore Consiglio di Palazzo Ducale, ha voluto fare chiarezza, con informazioni e dati reali, sul tema ambientale. A sintetizzare la versione ufficiale delle Nazioni Unite, è stato - in un intervento filmato - il vice direttore dell’UNEP Gaetano Leone: «Il cambiamento climatico è una realtà, basti pensare ai processi di desertificazione o di scioglimento dei ghiacciai, e, in Italia, alla sempre più diffusa siccità. È dunque ora di rimboccarsi le maniche per risolvere questi problemi». Di seguito, Paola Rivaro, chimica dell’Università di Genova, ha illustrato come l’aumento della Co2 influenza anche il Ph degli oceani, e dunque la vita di molti organismi marini: «Un’ulteriore incremento dell’anidride carbonica - ha spiegato - potrebbe essere una seria minaccia per la nostra catena alimentare, che in questi organismi ha la sua base». All’incontro è intervenuto anche il Nobel per la fisica Jack Steinberger, che ha suggerito alcune possibili soluzioni: «la cosa più ovvia sarebbe produrre energia attraverso fonti rinnovabili, ma al momento l’energia solare costa più di 10 volte rispetto ai combustibili fossili. Bisognerebbe cercare di risolvere il problema da un punto di vista globale». Gli interventi finali sono stati quelli degli "scettici", Luigi Mariani (dell’Università di Milano) e Teodoro Georgiatis (fisico dell’atmosfera all’Istituto Ibimet di Bologna): tentando di placare ogni allarmismo, entrambi hanno ribadito il concetto che «senza Co2 non ci sarebbe la vita, e che l’idea di paragonarla a un veleno fa rabbrividire». Dunque, un approccio che punta alla demolizione dei luoghi comuni sul riscaldamento globale, che, come ha affermato Mariani «sono spesso conditi di mezze verità, ma anche mezze menzogne». |
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