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Biglietti
cumulativo per le due mostre (Lucas+Ninfa):
intero € 6, ridotto € 5
cumulativo con Torre e Carceri Storiche:
intero € 9, ridotto € 8
Orario
dalle 10 alle 18 - tutti i giorni - lunedì chiuso
Ingresso gratuito dal 14 al 22 aprile 2012
per la Settimana della Cultura
Presentando il biglietto di Van Gogh e il viaggio di Gauguin è possibile visitare le mostre con ingresso a € 4
Info tel. 0105574064-065 - biglietteria@palazzoducale.genova.it
Migrazioni. Il lungo viaggio
Uliano Lucas
Palazzo Ducale, Loggia degli AbatiDal 29 marzo al 20 maggio 2012
Dalle grandi migrazioni al Nord degli anni '50/60, agli italiani nelle fabbriche di Germania, Svizzera e nelle miniere belghe alle nuove migrazioni del Sud del mondo: un racconto per immagini di uno dei più grandi fotoreporter italiani.
Nel corso della sua attività di reporter, Uliano Lucas ha sempre rivolto particolare
attenzione al fenomeno migratorio, quello dell'emigrazione italiana entro i confini nazionali
e all'estero negli anni '60 e '70 e quello dell'immigrazione straniera in Italia e in Europa
dagli anni '70 ad oggi. Ha documentato l'arrivo dei primi nordafricani in Sicilia agli
inizi degli anni '70, ingaggiati nell'attività della pesca o nella raccolta delle olive,
raccontato la vita degli emigranti meridionali nel Nord, nei centri industriali di Milano e Torino,
seguendone l'inserimento nel mondo del lavoro, il cambiamento delle abitudini, la quotidianità,
la partecipazione alle lotte sindacali, e indagando le trasformazioni che questo processo
migratorio ha determinato nel tessuto stesso delle città, con l'espansione delle periferie,
la formazione delle "coree" prima e poi dei "quartieri dormitorio" degli anni '70 e '80.
Per il libro Emigranti in Europa ha poi viaggiato per diversi mesi in Europa cercando
di capire e far capire la situazione degli italiani che prestavano la loro manodopera
nelle fabbriche della Germania e della Svizzera, ma anche di lavoratori provenienti da
diverse aree geografiche - dal cosiddetto Sud del Mondo - in Francia, Olanda, nelle miniere
del Belgio, fino a documentare la realtà di un paese di vecchia immigrazione come l'Inghilterra.
Alla fine degli anni '80 ha iniziato a fotografare i primi immigrati in Italia dall'Africa
subsahariana impiegati nell'edilizia e a documentare il sempre più imponente flusso migratorio
dall'estero verso l'Italia, in particolare fermando il proprio sguardo sui nuovi
nuclei familiari, faticosamente avviati ad un pieno inserimento nel paese d'adozione.
Questa mostra restituisce quindi diversi viaggi in molteplici realtà dell'emigrazione,
richiamando le condizioni storiche specifiche di ognuna di esse e allo stesso tempo evidenziandone
i tratti comuni, e facendo emergere le scelte narrative del fotografo.
Cercando di andare oltre alla foto di denuncia e alla retorica che spesso l'accompagna,
Uliano Lucas ha mostrato condizioni di emarginazione, di spaesamento, ma anche la speranza
e a volte la conquista di una vita migliore per sé e per i propri figli, l'efficacia
dei servizi di sostegno ai cittadini di origine straniera quando vengono approntati.
Uno sguardo composito, che ha indagato la complessità del fenomeno: le diversità
culturali, i luoghi e i modi dell'aggregazione fra cittadini provenienti dallo stesso paese,
il mondo del lavoro e le battaglie per i diritti, il rapporto con il luogo d'origine, il
quadro sociale ed economico e le storie individuali, in un racconto che libera il migrante
dai luoghi comuni in cui è molto spesso imprigionato.
