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EL SIGLO DE LOS GENOVESES
4 dicembre 1999 - 4 luglio 2000
E una lunga storia di arte e splendori nel Palazzo dei Dogi
"Questa straordinaria città divorante il mondo è la
più grande avventura umana del secolo XVI. Genova
sembra allora la città dei miracoli ..."
In realtà, la straordinaria avventura di Genova di cui parla
Fernand Braudel durò più a lungo: all’inizio del XVI secolo si
posero le fondamenta economiche e istituzionali di una fortuna
e di un prestigio destinati a durare fino alla fine del XVIII.
La mostra rivela una storia per lo più ignorata, ma avvincente
e dai risvolti internazionali. Attraverso una ricchissima scelta
di opere d’arte, si seguono le vicende della Repubblica di Genova
dalle origini, all’epoca di Carlo V e di Andrea Doria, fino alla
sua caduta, nel 1797. Un prologo evoca l’istituzione del dogato
a Genova (1339), e un epilogo, dedicato all’annessione all’Impero napoleonico (1805), ne suggella il percorso.
È una mostra straordinaria per durata - sei mesi di apertura -
e imponente: quattromila metri quadrati di spazio espositivo,
suddivisi in trenta sale di palazzo Ducale, dalla loggia
medievale al Munizioniere, dalla Cappella alle sale
dell’Appartamento dei Dogi fino ai grandi saloni del Maggiore e
del Minor Consiglio. Per la prima volta, il Palazzo è animato nei
suoi spazi più suggestivi e storicamente rilevanti e diventa
protagonista di una mostra.
L’allestimento, in chiave evocativa e spettacolare, è di Pier
Luigi Pizzi, scenografo e regista di fama internazionale.
Oltre quattrocento opere, tra dipinti, sculture, arazzi,
oreficerie, grafica, medaglie e cartoni per affreschi, e poi
armi, costumi, arredi e suppellettili, sono state selezionate
da Piero Boccardo e Clario Di Fabio, già curatori della mostra
"Van Dyck a Genova". "El Siglo de los Genoveses e una lunga
storia di Arte e Splendori nel Palazzo dei Dogi" si articola
in quattordici sezioni, fra le quali spiccano: la prima, con
la croce bizantina della coronazione dogale e la rievocazione
di uno studiolo rinascimentale; quelle dedicate al rapporto con
la monarchia spagnola, coi ritratti di Andrea Doria e dei
sovrani che visitarono Genova; quella incentrata sulla figura
del doge, con una strepitosa sequenza di pitture che li
ritraggono nella loro immediata verità fisiognomica. Alcuni
eventi storici vengono sottolineati attraverso opere di Van
Dyck, Fiasella, Strozzi, Paggi e di altri pittori genovesi di
primo piano e culminano nei coloratissimi affreschi della
Cappella Dogale. Il nesso strettissimo fra magnificenza
pubblica e privata viene celebrato nelle sale più belle
dell’Appartamento di rappresentanza con opere eccellenti
(Giambologna, Tintoretto, Rubens, Guercino, Guido Reni, Luca
Giordano), mentre la ricostruzione della vicenda decorativa del
palazzo vede protagonisti Gaulli, Franceschini, Tiepolo, Piola,
Fragonard. Ma anche nell’evocazione dell’epilogo della Repubblica
i capolavori non mancano, con opere di Von Maron e di
Jacques-Louis David.
Questa mostra è la prima tappa di un percorso, che, con il titolo
"El Siglo de los Genoveses", si snoderà fino al 2004, anno in
cui Genova diverrà "Città Europea della Cultura".
Electa, www.electaweb.it

ISBN 8843572709
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