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Romantici e Macchiaioli. Giuseppe Mazzini e la grande pittura europea


Mostra
"Romantici e Macchiaioli.
Giuseppe Mazzini e la grande pittura europea"
Appartamento del Doge
21 ottobre 2005 - 5 marzo 2006

Buoi al carro (particolare) - Giovanni Fattori


La meditazione (particolare) - Francesco Hayez


Palazzo Ducale di Genova ospita dal 21 ottobre 2005 al 5 marzo 2006 la mostra Romantici e Macchiaioli. Giuseppe Mazzini e la grande pittura europea.
L'esposizione presenta i Romantici e i Macchiaioli attraverso il gusto critico di una guida d’eccezione: Giuseppe Mazzini (Genova 1805 - Pisa 1872).

Mazzini fu sempre persuaso che per creare una vera nazione, oltre che rinnovare la società e le coscienze, fosse necessario unire anche culturalmente la penisola e che l’arte potesse svolgere un ruolo fondamentale in questo grandioso disegno.

Gli sposi novelli - Silvestro Lega

L’elemosina (particolare) - Silvestro Lega

Mazzini identifica nel Romanticismo il movimento che ha saputo dare espressione agli ideali del secolo.
La mostra, per ricordare in modo originale il bicentenario della sua nascita, presenta i capolavori dei protagonisti del Romanticismo Italiano quali Canova, Appiani, Hayez, Camuccini, Luigi, Francesco e Giuseppe Sabatelli, Bezzuoli, Palagi, d’Azeglio, Molteni, Migliara, e molti altri.
Mazzini rievoca, attraverso i dipinti degli artisti da lui prediletti gli eventi salienti della storia dell'umanità che furono espressione di uno spirito collettivo: dalle Crociate, alla lotta per l’indipendenza della Grecia contro l’oppressione turca, alle rivoluzioni divampate nel 1830 a Parigi e nel 1848 in tutta Europa.
La gloriosa e drammatica vicenda della Repubblica romana (1848-1849), di cui Mazzini è stato protagonista, è adeguatamente evocata, nelle due sezioni collocate al centro della mostra. Da un lato vaste tele allegoriche che riflettono il suo pensiero sul destino dell'Italia e sulla sua missione, come faro di civiltà, nel mondo. Dall'altro, in un suggestivo contrasto i piccoli, ma bellissimi, dipinti dei pittori-soldati, come Induno, o Faruffini, che erano presenti a quegli eventi eroici.
Nella seconda parte della mostra sono esposti i dipinti dei Macchiaioli, pittori rivoluzionari ispirati ai principi democratici e repubblicani mazziniani che volevano gettare, attraverso un'arte assolutamente diversa, le basi di una società nuova: una pittura alternativa dove il messaggio veniva affidato non più ai procedimenti narrativi o ad espedienti melodrammatici, ma alle forme e al colore. I capolavori di Fattori, Signorini, Abbati, Borrani, Cecioni e Lega documentano l’influenza del pensiero e degli ideali mazziniani in questi artisti.
La mostra è curata da Fernando Mazzocca, docente di Storia dell'Arte dell'Università Statale di Milano e allestita da Corrado Anselmi.