La rivoluzione non violenta: Gandhi


Gianni SOFRI

domenica 15 aprile, ore 15 Sala del Maggior Consiglio


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Tra i vari movimenti di liberazione dalla dominazione coloniale il caso indiano risulta per molti versi eccezionale, proprio in virtù della rivoluzione non violenta guidata da Gandhi.
Se da un lato la stessa formazione di Gandhi fu il luogo d'incontro tra più tradizioni, sia occidentali sia orientali, dall'altro vi confluirono un'evoluzione etica e teorica e un'esperienza politica diretta, che portarono alla maturazione della non-violenza, senza dimenticare il ruolo svolto dal contatto con il terrorismo. Inoltre, considerando l'idea diffusa di una egemonia pressoché assoluta di Gandhi nella lotta dell'India per l'indipendenza l'incontro intende mettere in luce gli elementi che mettono invece in discussione questa convinzione. Nell'idea generale che la complessità della storia indiana nell'età contemporanea è tale da non essere riducibile a sintesi sempliciste.


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