La bandiera rossa sul Reichstag, Berlino 1918: la rivoluzione di novembre


Gian Enrico RUSCONI

domenica 15 aprile, ore 17 Archivio Storico


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La rivoluzione tedesca del novembre 1918 nella storiografia è associata a molte definizioni: rivoluzione mancata, tradita, frenata, incompiuta.
Connotazioni che si proiettano sulla "democrazia di Weimar" ( dal nome della città dove fu stesa la Costituzione del 1919) a sua volta soggetta a molte definizioni per lo più problematiche: democrazia contrattata, improvvisata, sovrasollecitata da tensioni contraddittorie. E fatalmente condannata alla dissoluzione diventando un caso esemplare di "crisi di sistema" democratico. Ripercorreremo i punti cruciali degli anni iniziali, "rivoluzionari" e costitutivi della democrazia weimariana, compresi tra l'ottobre 1918 e il marzo 1920, esaminando i protagonisti interni e internazionali, i partiti tradizionali e i movimenti di massa, i consigli operai e i "poteri forti". E' un momento cruciale della storia tedesca del XX secolo, punto di riferimento non solo negativo ma anche positivo per alcuni aspetti della sua costituzione che sono ritenuti tuttora validi. La "sindrome di Weimar" accompagna la storia tedesca come motivo di preoccupazione, monito e raccomandazione.


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