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Intorno alla mostra
Metamorfosi dell’occhio
Conferenza concerto a cura di Roberto Doati
Sala del Minor Consiglio
Giovedì 10 dicembre, ore 18.00
Proseguono gli appuntamenti legati alla mostra “Otto Hofmann. La poetica del Bauhaus”, in corso presso l’Appartamento del Doge di Palazzo Ducale fino al 14 febbraio 2010.
Giovedì 10 dicembre, alle ore 18.00 nella Sala del Minor Consiglio, si svolgerà la conferenza concerto “Metamorfosi dell’occhio”, a cura di Roberto Doati, docente di Musica Elettronica e responsabile della Scuola di Musica e Nuove Tecnologie presso il Conservatorio “Niccolà Paganini” di Genova.
All'inizio degli anni Venti un gruppo di artisti appartenenti all’avanguardia tedesca - tra i quali Hans Richter, Walter Ruttmann, l'ungherese Laszló Moholy-Nagy e lo svedese Viking Eggeling - condusse una serie di esperimenti sul linguaggio cinematografico attraverso un finissimo gioco di montaggio, astrazione e combinazione di immagini.
I cortometraggi realizzati, che costituirono un tentativo estremamente originale di portare il cinema sul piano dell'arte pura , possono essere definiti quasi delle partiture filmiche sia per l'organizzazione dello sviluppo temporale di immagini e forme, rispondente a un ideale tracciato di ritmi e battute, sia per l'abbondante uso di termini musicali - quali 'composizione', 'studio', 'ritmo', 'sinfonia' - presenti nei titoli stessi.
Il progetto Diagonal Symphonie: Optische Musik Augenmusik, con cui un gruppo di compositori di oggi ha avuto il compito di musicare una selezione dei cortometraggi più interessanti nasce da una duplice motivazione. Da un lato quella di riproporre in un contesto unificante un corpus di capolavori in parte trascurato, la cui freschezza e forza innovativa si collega direttamente ad alcuni presupposti fondamentali dell'estetica contemporanea.
Dall'altro quella di sollecitare una fattiva risposta in musica agli impliciti riferimenti musicali cui continuamente alludono i filmati.
Il tema affascinante e misterioso affrontato dai compositori, grazie anche all’utilizzo specifico delle tecnologie elettroniche, è quello di una sincronia obliqua tra musica e immagine, da esplorare in un ristretto ambito percettivo che rifugge dal mero commento come dalla drastica autonomia. Operazione tanto più virtuosistica quanto più stimolante considerando l'estrema brevità della maggior parte dei filmati, la cui durata oscilla dai due agli otto minuti.
La proiezione sarà preceduta da una presentazione corredata di numerosi esempi visivi e sonori che illustrano il clima culturale dell’epoca dei film e le nuove esperienze con l’odierna tecnologia musicale.