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L'Età di Rubens
L'Età di Rubens
Dimore, committenti e collezionisti genovesi
20 marzo - 11 luglio 2004

T.Vecellio - Donna allo specchio (particolare)


P.P.Rubens - Ritratto di Giulio Pallavicini (particolare)


La presenza di Rubens a Genova nel primo quarto del Seicento coincide con la stagione di massimo splendore del patriziato locale, composto per la maggior parte da banchieri di recente nobiltà, ma dotati di disponibilità finanziarie immense. Ambizione, gusto raffinato e sapiente politica di investimenti concorrono in quegli anni alla nascita di collezioni artistiche straordinarie, in grado di competere con quelle dei maggiori sovrani europei dell'epoca.
Vi figuravano dipinti di Tiziano, Tintoretto, Veronese, Frans Floris, Caravaggio, Annibale Carracci, Guido Reni, Ribera, Procaccini, Orazio e Artemisia Gentileschi, Strozzi, Van Dyck e, naturalmente, Rubens, in una sapiente commistione di opere contemporanee e del passato più recente e accreditato.

P.P.Rubens - Giunine Argo (particolare)

A.van Dyck - Raggi Raffaele 'o Gio.Antonio Raggi?' (particolare)

L’allestimento della mostra, che è il risultato di un meticoloso lavoro di ricerca, vuole offrire al visitatore proprio la suggestione di varcare la soglia di una quindicina di grandi dimore genovesi dell’epoca e di evocare le figure di alcuni di quei collezionisti e committenti straordinari: oltre un centinaio di opere tra dipinti, arazzi ed eccezionali argenti da parata, provenienti dai musei di tutto il mondo, consentono di seguire un percorso emozionante a ritroso nel tempo.
Le diverse sezioni presentano, tra le altre, la ricchissima quadreria di Gio.Carlo Doria - ritratto a cavallo proprio da Rubens - e la sua “Wunderkammer”, una camera delle meraviglie ricca di curiosità naturalistiche; la serie delle Arti Liberali di Frans Floris, acquistata ad Anversa da Gerolamo e Gio.Agostino Balbi e ricomposta qui per l’occasione; la spettacolare Morte di Argo dipinta da Rubens per Stefano Balbi, finanziere a Milano; la quadreria di Gio. Filippo Spinola, il primo in Europa ad aver assicurato alla sua collezione una delle grandi Cene di Veronese.

Infine, due sezioni staccate sono previste in due dimore storiche della città divenute museo: presso la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, che conserva la quadreria di Ansaldo Pallavicino, e la Galleria di Palazzo Rosso dove si trovano significative testimonianze della quadreria Brignole Sale.

la mostra

le sedi distaccate

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