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La Torre Grimaldina

La Torre rappresenta un punto fermo nella ricostruzione operata da Orlando Grosso (Genova 1882-1968) durante i lavori di restauro del 1935-1940. Lo studioso pone infatti la costruzione della Torre in una fase cronologica intermedia della strutturazione del Palazzo del Comune: la Torre sarebbe stata costruita non prima del 1298 e non molto oltre il 1307 dopo il completamento del portico e del primo piano del Palazzo di Alberto Fieschi; ad essa sarebbe stato poi addossato l'edificio di ponente, ed infine un altro piano si sarebbe aggiunto al Palazzo Fieschi.

Se la successione può risultare verosimile per i due palazzi che vennero a costituire l’organismo del Palazzo del Comune, il problema della Torre è argomento controverso. Alcuni fatti e dati fanno pensare che la Torre non solo fosse anteriore all’edificio del 1291, ma addirittura che preesistesse allo stesso Palazzo Fieschi.

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Principale assertore di quest’ultima tesi è il Poggi che si allinea alle teorie del Banchero e in certo qual modo a quelle del Giustiniani.
La torre - egli dice - può essere una delle antiche torri di difesa della città dalla parte di Serravalle. È stato obbiettato che la torre ha carattere di costruzione civile e non militare. Senonché l'osservazione è messa in dubbio dal fatto che la cinta del secolo XI e X fu una difesa apprestata in fretta dagli abitanti di San Lorenzo e dai milanesi di S. Ambrogio per chiudersi, per coprirsi le spalle dal colle di S. Andrea di Banchi. Le torri furono probabilmente apprestate in fretta dove erano le case, e la popolazione concorse nell’elevare le mura fra torre e torre. Ed ogni torre ebbe il suo proprietario. Entrambe le teorie, in mancanza di documenti certi, hanno un loro fondamento, tuttavia l'origine viscontile prospettata dal Poggi appare più mitica che storica.

Quel che comunque appare certo è il fatto che la Torre faceva sicuramente parte del Palazzo di Alberto Fieschi.